Nell’era del digitale lo smatphone è diventato a tutti gli effetti un’estensione del nostro corpo, presente nei gesti e nelle attività di tutta la giornata, lo strumento principale attraverso cui comunichiamo. Essere “connessi” e “online” è come essere “vivi”. Le comunicazioni personali inviate e ricevute, la condivisione di documenti o semplicemente di esperienze quotidiane, l’orientamento geolocalizzato, il libero accesso ad ogni tipo di informazione, gli acquisti e le transazioni bancarie, fanno dello smartphone uno strumento centrale. Ecco perché le aziende investono molto nelle App come veicolo di contatto con il pubblico. Oltre il 70% dei giovani tra i 18 e 34 anni di età scarica le App dei propri brand preferiti. L’accelerazione del mondo digitale però ha creato esigenze e aspettative maggiori nel pubblico. La diffusione di massa di smartphone sempre più performanti e il sovraffollamento di App disponibili non sono più sufficienti a fare la differenza, vanificando molti degli sforzi da parte delle aziende in crisi sulla fidelizzazione del cliente. Viviamo un’epoca in cui l’offerta supera in modo esponenziale la domanda e il gap di qualità che differenzia l’offerta è sempre più compresso. Il facile accesso ad ogni tipo di informazione premia i contenuti che emozionano e che realmente interessano al cliente, sempre meno fedele al marchio. Per questo motivo oggi i “figli dell’era digitale” si aspettano di poter interagire direttamente con il prodotto, protagonisti loro stessi di questa rivoluzione tanto tecnologica quanto di costume. XKYDOT è la nostra risposta che ridisegna i confini del rapporto individuo-prodotto.